TILE Italia – Febbraio 2011
“… Si tratta di un recupero condotto all’insegna dell’energia pulita, geotermica e solare, utilizzate per il riscaldamento dell’acqua calda.
… L’architetto ha affrontato il progetto nell’assoluto rispetto dell’originaria composizione a corpi separati ed è riuscita a recuperare integralmente la struttura centrale del mulino. La statica dell’edificio che ospitava gli alloggi dei contadini era invece eccessivamente compromessa e la progettista ha quindi optato, rispettando volumi e tipologie preesistenti, per un intervento ex-novo che riutilizzasse gran parte dei materiali originali opportunamente recuperati.
La stessa filosofia ha riguardato il ripristino delle pavimentazioni: è stato recuperato tutto il legno proveniente dalle strutture dell’edificio demolito che, opportunamente bonificato e reso in doghe, è stato poi utilizzato per i pavimenti di camere e suite…”